Cybersecurity, l’Italia tra i Paesi più colpiti dalle frodi

di Redazione Commenta

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Stando a quanto afferma l’Internet Crime Report dell’Fbi l’Italia è uno dei Paesi più colpiti dalle frodi: sono infatti oltre 21.800 casi le frodi rilevate nel 2020, con un pregiudizio stimato che sfiora i 125 milioni di euro. I numeri per l’anno più recente non sono ancora stati aggiornati, ma si ipotizza siano in costante incremento, come peraltro già avvenuto nel resto del mondo. Oltre alle frodi legate all’utilizzo delle carte di credito, tra le principali ci sono anche quelle sui prestiti personali o per l’acquisto di beni e servizi, e mutui immobiliari. Per quanto invece concerne le principali tipologie con cui sono stati perpetrati gli attacchi fraudolenti, annoveriamo phishing, smishing, vishing, violazioni di dati personali e furti di identità.

Più ampiamente, prosegue il report, l’incremento degli episodi di cybercrime ha avuto un impatto molto significativo sul mercato globale del rilevamento e della prevenzione delle frodi, che nel 2021 è cresciuto fino a toccare 26 miliardi di dollari, 3 miliardi di dollari in più rispetto al 2020, con stime che al 2028 dovrebbero consentire al settore di arrivare a 141 miliardi di dollari.

Uno sviluppo significativo, legato principalmente alla crescita degli investimenti in soluzioni antifrode da parte dei principali operatori che sono stati maggiormente colpiti dal fenomeno, come il settore bancario, finanziario e assicurativo, per i quali è ancora più evidente la necessità di identificare e tracciare gli utenti nelle loro attività online.

In tale contesto, diventa sempre più importante approcciare alla realizzazione di investimenti finalizzati proprio alla prevenzione dei principali rischi informatici che, in buona sostanza, riguardano non solamente i settori sopra citati, quanto anche tutte le iniziative imprenditoriali, qualsiasi sia la loro dimensioni e il loro mercato di riferimento, locale, nazionale o internazionale.

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