Nokia e Windows Phone 7: successo improbabile?

di Gianni Puglisi Commenta

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Oramai non manca molto al lancio dei primi Nokia equipaggiati di Windows Phone 7, così come dichiarato dal CEO stesso della nota azienda finlandese e così com’è anche facile presupporre osservando immagini e video di prototipi trapelati in rete, ma, nonostante l’imminenza del grande evento, i dubbi circa la risucita dell’impresa sembrerebbero essere ancora parecchi.

Infatti, se a detta di alcuni  il legame Nokia-Microsoft andrà a configurarsi come estremamente proficuo, in primis per Nokia e poi, ovviamente, anche per Microsoft, per altri, invece, il lancio di smartphone della casa finlandese dotati di un OS mobile redmondiano non garantirà il successo sperato.

Nello specifico, secondo le previsioni dell’analista Pierre Ferragu, Nokia non sarà in grado di ottenere il successo sperato a causa della perdita di 487 milioni di euro registrata nell’ultimo trimestre con conseguenziali perdite di quote di mercato (i dati in questione sono stati resi noti alla vasta utenza alcun giorni addietro).

Pierre Ferragu ha infatti dichiarato che in un mercato che appare sempre più in rapida evoluzione, così come quello attuale, Nokia tende a perdere terreno in maniera inesorabile, probabilmente a causa della non disponibilità di prodotti caratterizzati da “una marcia in più” a differenza di quelli commercializzati dagli altri noti brand (come nel caso di Samsung ad Apple).

Basti infatti pensare che nell’ultimo trimestre Nokia ha venduto soltanto 16,7 milioni di smartphone andandosi quindi a configurare come una cifra decisamente ridotta se si considera che Apple, nel medesimo arco di tempo, ha annunciato di aver venduto ben 20,3 milioni di iPhone.

Un ulteriore ostacolo per il successo dei futuri smartphone Nokia dotati di Windows Phone 7 potrebbe poi essere l’inesorabile aumento della popolaritùà dei device mobile aventi OS Android che spopolano sempre più tra la vasta utenza, in maniera particolare sul territorio europeo, dominando, allo stato attuale delle cose, ben il 36% del mercato mobile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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