Nokia e il tatuaggio che vibra

di Gianni Puglisi Commenta

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Nel corso delle ultime ore Nokia ha fatto una nuova richiesta di brevetto che pur presentando un nome molto semplice nasconde, in effetti, una funzionalità complessa e decisamente fuori dal comune.

Il suo nome, infatti, è quello di  “comunicazione aptica” ed altro non è che il nuovo brevetto numero  20120062371 che è stato registrato dal gran colosso finlandese presso l’ufficio brevetti statunitense  (USPTO) ed in base al quale l’utente avrebbe la possibilità di perceprire un feedback tattile in risposta alle diverse comunicazioni di un dato device mobile.

Nel brevetto di Nokia, andando ancor più nello specifico, viene fatta menzione di un tatuaggio da incidere su una qualsiasi parte del corpo che, grazie alla presenza di inchiostro ferromagnetico, sarebbe capace di reagire al campo elettromagnetico generato da un device restituendo quindi la sensazione all’utente coinvolto.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che se oggi un cellulare vibra in corrispondenza della ricezione di una chiamata, di un SMS o, ancora, di un e-mail la stessa sensazione verrà restituita sul corpo dell’utente mediante il sopracitato speciale tatuaggio.

Un progetto dalle venature prettamente ed estremamente futuristiche ma che qualora effettivamente messo in atto potrebbe risultare particolarmente utile, specie in tutti quei casi in cui non si ha la possibilità di utilizzare il proprio smartphone con una suoneria abbinata o, ancora, senza dover portare con se il device in questione.

Il brevetto, inoltre, prevede differenti tipologie di feedback  in base ai vari campi magnetici che vengono prodotti dal dispositivo per cui, ad esempio, la sensazione sulla pelle dettata dalla ricezione di un SMS sarebbe diversa da quella che, invece, viene restituita in concomitanza della ricezione di una telefonata.

Al momento, comunque, appare opportuno specificarlo, Nokia non ha dichiarato di aver in cantiere specifici progetti in merito ma frattanto si è comunque ben guardata dal registrare subito il brevetto in maniera tale da potersene servire quando e se risulterà effettivamente utile.

Photo Credits | Flickr

Via | Wall Street Journal

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