Samsung conferma l’arrivo degli smartphone Tizen

di Gianni Puglisi Commenta

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Qualche giorno fa aveva iniziato a circolare in rete il rumors in base al quale Samsung, in occasione del Mobile World Congress 2013 di Barcellona avrebbe provveduto a presentare il suo primo device mobile basato sul nuovo sistema operativo proprietario Tizen.

Fino a qualche ora fa dal fronte Samsung non era giunta ancora alcuna conferma a riguardo ma quella che sino a poc’anzi andava a configurarsi solo e soltanto come un’incerta indiscrezione adesso è stata confermata direttamente dalla sudcoreana.

In occasione della tanto attesa fiera tecnologica di inizio anno Samsung ha comunicato ufficialmente che provvederà a presentare il suo primo smartphone basato sul nuovo sistema operativo mobile Tizen.

Mediante un apposito comunicato Samsung ha infatti dichiarato che nel corso del 2013 saranno immessi sul mercato diversi smartphone bsati su Tizen con una potenziale espansione della gamma a seconda della reazione del mercato ai nuovi gadget tech.

Al momento non è stata fornita alcuna info per quanto concerne invece le specifiche dei device, le date di rilascio, i mercati di riferimento e, ovviamente, i prezzi anche se un lancio da parte del carrier nipponico NTT DoCoMo viene dato quasi per certo.

Al momento, inoltre, non è ancora chiaro se Samsung sceglierà di puntare tutto su Tizen mettendo quindi da parte Android o se continuerà comunque a commercializzare device mobile basati su piattaforme differenti.

Nel caso in cui decidesse di mettere da parte Android o, in linea ben più generale, di concedere maggior spazio a Tizen Google riceverebbe sicuramente un duro colpo considerando che allo stato attuale delle cose la sudcoreana va a configurarsi come l’OEM in grado di fornire le più alte perofrmance di vendita per quanto concerne la piattaforma del robottino verde di big G.

In tal caso, comunque, per Samsung sarà sicuramente un’impresa tutt’altro che di poco conto specie se si considera anche il fatto che l’intero ecosistema delle app dovrà essere ripopolato praticamente da zero.

Via | The Verge

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