Nokia distribuirà 17.000 smartphone Windows Phone agli sviluppatori

di Gianni Puglisi Commenta

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Al fine di offrire prodotti sempre migliori e nel tentativo di poter attirare un sempre maggior numero di utenti le grandi aziende produttrici di smartphone pongono sempre più un occhio di riguardo nei confronti degli sviluppatori di app per device mobile.

Ne è l’esempio RIM che, proprio alcuni giorni addietro, ha praticamente regalato ai suoi sviluppatori un device mediante cui poter effettuare qualsiasi tipo di prova per la realizzazione di eventuali e future applicazioni destinate ad essere impiegate su BlackBerry 10.

Seguendo la scia di RIM anche Nokia ha ora deciso di mettere a disposizione degli sviluppatori ben 17.000 device, ovvero il 68% dei dispositivi totali che aveva a suo tempo dichiarato di voler consegnare dallo scorso anno smartphone.

A render nota la notizia è stato Marco Agrenti, il Senior Vice President of Developer Experience and Marketplace di Nokia, nel corso di una recente intervista.

Nokia, infatti, ritiene che stimolare gli sviluppatori vada a configurarsi come un dato di fondamentale importanza in maniera tale da poter riuscire a creare un vero e proprio ecosistema che permetta all’azienda, ai suoi collaboratori e a tutti i suoi utenti di raggiungere i più alti livelli nel mondo della telefonia mobile.

Unitamente a tale dato Nokia ha poi fatto sapere di aver stilato una vera e propria roadmap estremamente dettagliata sugli incontri con gli sviluppatori sfruttando ben oltre 600 specifici eventi compresi tra gennaio e giugno dell’anno corrente e dei quali oltre 100 sono stati tenuti e si terranno solo e soltanto in Nord America.

L’azienda finlandese è quindi impegnata a far crescere l’intero ecosistema Windows Phone non soltanto a livello pubblicitario ma anche nello sviluppo di applicazioni.

Al momento, dunque, rimangono da distribuire circa 8.000 terminali Nokia Lumia ma i risultati ottenuti da questa iniziativa sono già soddisfacenti o almeno così sembrerebbe stando a quelle che sono le dichiarazioni fatte da Marco Agrenti.

Via | The Next Web

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